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Le attività svolte dal cd. "terzo settore" (culturali, sportive, ricreative, religiose, sanitarie, assistenziali, artistiche, e così via), giudicate un tempo marginali rispetto a quelle delle imprese orientate al profitto, hanno assunto, nel tempo, una rilevanza impensabile solo dieci anni fa. Nella discussione attuale, l'attenzione si sta concentrando sempre più sulle caratteristiche di efficienza operativa di queste forme organizzative; questo avviene perché il settore non profit viene considerato come sostituto funzionale dell'ente pubblico nei processi di produzione di servizi di welfare, in una prospettiva di riduzione delle spese e razionalizzazione di processi e procedure. È sulla base di queste considerazioni che il formulario propone gli strumenti indispensabili per gli operatori che devono affrontare i molti adempimenti gestionali delle realtà non profit. Dopo l'analisi delle principali caratteristiche del mondo associativo italiano, la seconda parte del lavoro studia il comparto maggiormente "imprenditoriale" del terzo settore, ossia quello che attiene la cooperazione sociale. Rispetto agli argomenti illustrati, gli autori hanno proposto un taglio fortemente operativo, caratterizzato da agili commenti normativi, schede di analisi, documenti e modelli utilizzabili durante l'attività quotidiana.